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una macchina meravigliosa 65

Russia meridionale e che il vostro amico è un ufficiale dei cosacchi. Tali persone non possono essere dei banditi.

— Come sapete questo? — esclamò Fedoro.

— Lo so e basta, è vero, signor Rokoff? — disse il capitano. — Più tardi mi racconterete le vostre avventure; per ora occupiamoci del mio Sparviero. —


CAPITOLO IX.

I prodigi dell’aria liquida.

Il capitano si alzò, fece il giro del ponte guardando l’immensa pianura che si estendeva sotto la macchina volante, si fermò un istante dinanzi ai barometri ed ai termometri appesi alla balaustrata, scambiò alcune parole col macchinista in una lingua sconosciuta, poi tornando verso la tavola, accese una sigaretta e si sedette.

— Ditemi, signori miei, — disse — siete soddisfatti delle evoluzioni compiute dal mio Sparviero?

— È una macchina perfetta, stupefacente — disse Rokoff.

— È lo scioglimento della questione della navigazione aerea, — aggiunse Fedoro.

— Sì, il vero scioglimento, — disse il capitano, — Da parecchi lustri, gli scienziati studiano invano per trovare un pallone dirigibile che permetta all’uomo di solcare l’aria con piena sicurezza e senza porsi in balìa delle correnti aeree così mutabili e sovente così pericolose.

Quali risultati hanno ottenuto i loro studi? Nessuno di certo che sia per lo meno pratico. E sapete il perchè? Perchè hanno trascurato la meccanica, ostinandosi invece coll’idrogeno.

Le innumerevoli catastrofi che si sono susseguite dall’innalzamento delle prime mongolfiere agli ultimi e più perfezionati palloni, non li hanno ancora persuasi che col gas non si deve avere troppa sicurezza.

Si è fatto un gran chiasso intorno agli esperimenti di Giffard e di Renard coi loro palloni dirigibili, perchè quest’ultimo era riuscito, con tempo calmo, a compiere un breve tragitto tornando al punto di partenza; ha sollevato immenso entusiasmo il brasiliano Santos Dumont; si attendono meraviglie dal pallone del conte da Schio, un italiano, e da altri ancora.