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sugli altipiani del tibet | 201 |
— Che paese orribile! — esclamò Rokoff, il quale, dopo essersi ben coperto con pellicce dategli dal capitano, aveva ripreso il suo posto a prora del fuso. — Non credevo che ne esistesse uno simile. E quanto la durerà?
— Non meno di tre giorni, — rispose il capitano. — Ho impresso al mio Sparviero la maggior rapidità possibile, ma la distanza da attraversare è enorme e poi questo vento ci ostacola la corsa.
— Non finirà per produrre qualche guasto alle nostre ali?
— Si riaccomoderanno, — rispose il capitano.
— Che brutto momento se la vostra macchina si dovesse immobilizzare in mezzo a questi altipiani.
— È d’una robustezza eccezionale e non si guasterà, signor Rokoff. Noi compiremo felicemente la traversata del Tibet e caleremo nell’India.
— Nell’India? — esclamarono a una voce Rokoff e Fedoro. — Non andremo più verso l’oriente?
— No, signori, — rispose il capitano, mentre la sua fronte si abbuiava. — In seguito a circostanze impreviste, sono costretto a mancare alla mia promessa. La nostra rotta sarà il Bengala, dove voi potrete trovare subito qualche nave in partenza per l’Europa. In una ventina di giorni sarete a Odessa.
— Avete comunicato con qualcuno durante il nostro viaggio? — chiese Fedoro.
— No, non avendo amici nell’Asia centrale. La mia presenza è reclamata in altri paesi dove voi non potrete seguirmi, quantunque con molto rincrescimento da parte mia, avendo imparato ad apprezzarvi e stimarvi come due veri amici.
— Questa vostra improvvisa risoluzione mi stupisce, capitano.
— Non dipende da me, bensì da quell’uomo che voi avete trovato a bordo del mio Sparviero dopo la pesca delle famose trote del Caracorum. Egli non può seguirmi in Europa.
— Per quale motivo?
— Vi prego di non chiedermi alcuna spiegazione su ciò. Ah! Guardate come la catena dei Fschong-kum-kul scintilla! È meravigliosa! E dietro vi sta il lago, un bel bacino che fra poco vedremo. Macchinista, alziamoci ancora o andremo a infrangerci contro quei picchi. —
Come soleva far sempre, quando non desiderava dare spiegazioni, il capitano aveva bruscamente cambiato discorso,