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sugli altipiani del tibet 197

gne che lanciano le loro vette ad altezze enormi e che alimentano coi loro ghiacciai i più giganteschi fiumi dell’India, della Birmania e del Siam; di burroni, di gole, di abissi, di creste, di punte, e di antichi vulcani.

Solamente nelle sue parti meridionali possiede vallate e altipiani che godono un po’ di fertilità ed un clima meno aspro, tanto da permettere la coltivazione di alcuni cereali e l’allevamento di montoni e di cammelli.

La settentrionale e la centrale sono invece un deserto e più arido del Sahara e dello Sciamo.

Eppure le acque non mancano, tutt’altro! Fiumi scorrono da tutte le parti, ma incassati fra gole selvagge e fra rupi scoscese e spaventose ed i laghi sono del pari abbondanti, laghi celebri, perchè è intorno ad essi che s’innalzano i più famosi monasteri dei Lama, che ogni anno attirano a migliaia e migliaia i pellegrini provenienti dall’India, dalla Cina, dalla Mongolìa, dalla Birmania e dal Siam, intraprendendo viaggi che spaventerebbero i più audaci esploratori europei.

Il Tibet è la culla del buddismo, religione vecchia quanto quella di Brahma, di Sivah e di Visnu, che conta milioni e milioni di seguaci sparsi su tutta l’Asia e dove ancora si possono vedere dei Budda viventi, incarnazioni del Dio che non è ancora morto.

È là, fra quelle misteriose montagne, che vivono il Gran Lama, l’immortale ed il Dalai Lama, il suo pontefice; è là, che si conservano nei monasteri del Tengri-Nor, il lago sacro, le più antiche reliquie della religione; ed è là che si trovano ad ogni passo le vestigia del grande illuminato fuggito da Ceylan per ripararsi fra quegli altipiani inaccessibili a predicare ai popoli la novella religione.

E poi è anche pur là che sorge il Kalas degl’Indiani, l’enorme piramide che ha la forma d’una pagoda rovinata, la dimora del Mahabeo o Gran Dio, il primo e il più fiero degli Olimpi; la montagna sacra che ha veduto risplendere per la prima la luce abbagliante della divinità e che secondo la leggenda ha quattro facce: una d’oro, la seconda d’argento, la terza di rubini e la quarta di lapislazzuli e dove fu costruito il primo tempio buddista due secoli innanzi l’êra cristiana.

Montagna divina, dai cui fianchi scendono i più sacri fiumi dell’India: il Gange, l’Indo, il Tsangbo e il Satlegi e dalle cui caverne sono usciti i quattro animali più famosi e più