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un banchetto cinese 15

parte da una tavola la quale si piegava sotto il peso di splendide porcellane.

Due dozzine di cinesi, persone distintissime di certo, a giudicare dalla ricchezza delle loro vesti, stavano seduti all’intorno, sorseggiando del vino bianco caldo in piccole tazze di porcellana azzurra filettate d’oro. Vi erano dei mandarini di secondo e di terzo grado, riconoscibili pei loro cappelli conici adorni d’un bottone di corallo o di zaffiro con penne di pavone; dei letterati panciuti, dei comandanti militari che portavano sul petto l’insegna d’una tigre; dei ricchi che avevano le unghie lunghe parecchi pollici per dimostrare che non avevano bisogno di lavorare.

Sing-Sing presentò ai suoi amici il russo ed il cosacco, poi se li fece sedere accanto, Fedoro a sinistra, posto d’onore, e Rokoff a destra.

Quasi subito i battenti d’una porta s’aprirono e una folla di servi entrò silenziosamente, portando immense zuppiere, piatti giganteschi, recipienti di ogni specie e salsiere di tutte le forme, deponendole sulla tavola, dinanzi ai convitati.

In Europa non si può avere una idea della ricchezza e della grandiosità dei banchetti cinesi, i quali devono certo superare perfino quelli di Lucullo. Quantunque non siano i celestiali forti mangiatori, in questi pranzi offerti nelle grandi occasioni, spendono somme enormi, perchè le portate non devono essere mai meno di trenta ed ognuna composta di tre piatti diversi!...

Ordinariamente uno è caldo, gli altri due sono freddi, ma questi non servono altro che per accordare ai convitati un po’ di riposo, non venendo quasi mai toccati. Il cinese non ama che i cibi appena levati dal fuoco e vi fa anche molto onore.

Le pietanze più strane, le più inverosimili e anche le più ributtanti, che un europeo non oserebbe nemmeno guardare senza provare un vero senso di nausea, si succedono.

Il riso è il primo piatto, che viene presto finito dai commensali, aiutandosi con dei bastoncini d’avorio lunghi venti centimetri, grossi quanto un aculeo d’istrice e che chiamansi Kwai-tsz, ossia agili ragazzi.

La seconda portata invece incomincia con una zuppa di pollo, con aggiunta di molto pepe, molto sale e aceto, poi si seguono vermi di terra in salamoia, cavallette fritte nel burro, ranocchi, prosciutti di cane, maccheroni, uova sode salate e stantìe, mantenute un anno nella calce, deliziosissime pei palati cinesi.