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una cannonata sull’hoang-ho 91

Italiano! Ha un accento così dolce che lo riterrei per tale, Rokoff. Non te ne sei accorto?

— Infatti la sua pronuncia mi pare che non abbia la ruvidezza della lingua inglese, nè tedesca, nè...

— Signori, l’Hoang-ho, — disse il capitano avvicinandosi bruscamente. — Ci terreste a una partita di caccia sui suoi isolotti o sulle sue rive? Si dice che i fagiani dorati ed argentati abbondino fra i canneti.

— Farei volentieri alcune fucilate, capitano, — disse Rokoff, prontamente.

— Ho dei buonissimi fucili da caccia che metto a vostra disposizione. Quando giungeremo in un luogo deserto scenderemo. —

L’Hoang-ho, o fiume giallo, si svolgeva dinanzi agli sguardi degli aeronauti, aprendosi il passo fra due rive coperte da giganteschi pini e da numerose capanne. Questo fiume, chiamato giallo perchè le sue acque, scorrendo su un letto d’argilla giallastro ne assumono il colore, è uno dei più importanti della Cina, raggiungendo una lunghezza di ben tremilanovecentonovanta chilometri.

Nasce nella Mongolìa fra le aspre montagne del Kulkum, dove viene chiamato dagli indigeni Haro-mu-ren. Dopo immensi serpeggiamenti va a bagnare le terre delle province cinesi di Kan-Suhe, di Scen-Si e del Sian-Si, entra fra quelle dell’Ho-Nam e del Kiang-Su e va a scaricarsi nel Mar Giallo duecentoventi chilometri al nord dell’Yang-tse-Kiang, l’altro gigantesco fiume della Cina.

È un corso d’acqua rapidissimo, molto largo, irto di bassi fondi che ne rendono la navigazione difficile e sommamente pericolosa per le sue piene.

Disastri enormi ha prodotto in tutti i tempi, subissando molte città ed ingoiando migliaia e migliaia di abitanti, nonostante le gigantesche dighe costruite dai primi imperatori cinesi e continuate fino ai nostri giorni.

Nel momento in cui lo Sparviero giungeva, numerosi pescatori si trovavano disseminati attorno agli isolotti, montati su sha-ting, specie di barche piatte, e alcune giunche dalle forme tozze, colle immense vele formate da giunchi intrecciati, solcavano il fiume.

Vedendo apparire quel mostro volante, che procedeva con velocità fulminea e con un rombo sonoro, uno spavento indicibile si era sparso fra i cinesi.

Le giunche si affrettavano a dirigersi verso le rive,