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91 i drammi della schiavitù


– Non lo vede di buon occhio, capitano, ma rispetta la vostra volontà. Sono certo che se potesse frustarlo a vostra insaputa, lo farebbe ben volentieri.

– Che si provi, se l’osa.

– Non l’oserà finchè sul ponte ci sono io, capitano.

– Dirai a Niombo che può venire nella mia cabina. Egli è l’amico di Seghira e so che l’ha protetta in momenti difficili.

– Mi aveva chiesto il permesso, capitano, ma io aspettavo l’ordine vostro. Deve avere una profonda affezione per Seghira, poichè mi chiede sempre sue notizie e anche della vostra salute.

– Ne ho piacere e saprò ricompensare quell’uomo della affezione che porta a Seghira.

– Cosa vuoi farne? – chiese Esteban.

– Lo rimanderò in Africa e gli darò i mezzi necessari per tornare alla sua tribù.

– È un negro, che merita di essere capo-tribù – disse il mastro. – Statura gigantesca, vigore muscolare immenso, lineamenti fieri; deve essere un vero leone in battaglia e darà molto filo da torcere a quel poltrone di Bango, se ritorna in patria. Ha dei superbi campioni, la razza negra, signor dottore.

– E tutta la razza ha un vigore straordinario, Hurtado, – disse Esteban.

– Eppure vive sotto un clima snervante.

– Ma pure è più robusta delle razze settentrionali, in generale. Intendo però parlare del gruppo negro, poichè negli altri il vigore è meno notevole.

– Ma i negri non appartengono ad una sola famiglia?

– Ad una stessa famiglia sì, Hurtado, ma questa è divisa in parecchi gruppi, che presentano fra di loro dei caratteri assai diversi. È un grande errore, il credere che i negri dell’Africa siano tutti eguali e presentino gli stessi caratteri.

«In prima linea viene il gruppo Boschimano o Bosjeman, che rappresenta la razza più antica e più vicina al tipo originario. Vivono questi negri nelle regioni interne della Colonia del capo di Buona Speranza, oltre l’Orange, spingendosi fino allo Zambese. La loro pelle non è affatto nera, ma bruno-giallastra, i loro capelli sono cresputi, ma non disposti a ciocche e la loro statura è bassa.

– È vero, – disse Alvaez. – I Boscimani formano una razza quasi a parte e vengono considerati come i primi abitatori del suolo africano.

– In seconda linea vengono gli Ottentotti, che occupano l’A-