Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
54 | emilio salgari |
crociatore, completamente arenato, non era più in grado d’inseguirli.
Vedendo la preda fuggire al di là del banco, la nave da guerra le scaricò addosso una bordata, ma essendo troppo inclinata, i suoi proiettili non colpirono che le onde. Cominciò a tuonare furiosamente coi due pezzi che aveva in coperta e colle carabine, mentre lanciava i razzi di soccorso, ma ormai la Guadiana aveva superato il pericoloso passo e fuggiva rapidamente, a tutte vele spiegate, verso l’ovest.
– Mio caro Alvaez, – disse il dottore, che non aveva abbandonato il ponte di comando, malgrado il pericolo di farsi spaccare in due da una palla, – hai dell’audacia tu ed una fortuna invidiabile.
– Lo credo, Esteban – disse il brasiliano, che si stropicciava allegramente le mani. – Quella nave si è rotta le costole senza bisogno delle mie artiglierie e dubito assai che possa rimettersi a galla.
– Ma non è ancora tutto finito. Abbiamo l’altra, che ci aspetta al largo.
– Cercheremo di evitarla. La notte è buia, il vento buono e spero di perderla facilmente, Esteban.
– Hum! Non vedi i segnali che la nave arenata lancia?... Quei razzi, che si elevano a prua ed a poppa, segnalano la nostra fuga e metteranno in guardia l’incrociatore se...
Una voce caduta dall’albero maestro gli interruppe bruscamente la frase:
– Nave a tre miglia sottovento!...
– Fulmini e lampi!... – esclamò il negriero. – Di già?...
– Te lo dicevo io, Alvaez?... – disse il dottore.
– Muove su noi? – chiese il capitano, all’uomo di vedetta.
– Sì!...
– La vedi?...
– Perfettamente.
– È grossa?...
– Un bark.
– Ah! – esclamò il negriero, coi denti stretti. – La riserva è potente?... Sta bene!... Signor Kardec!
Il secondo, che stava a prua, cercando di discernere la nave segnalata con un cannocchiale, accorse.
– Desiderate, signore? – chiese.
– Darete ordine all’equipaggio di non abbandonare i suoi posti di combattimento e dagli uomini di manovra farete portare sul