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32 | emilio salgari |
panna che li ha veduti nascere, lontani dai loro figli, dalle loro madri, dai loro parenti, che più mai rivedranno, soli, dimenticati, in terra straniera...
Ci vollero dei secoli prima che un grido d’indignazione echeggiasse per siffatte infamie, che le pretese nazioni civili dei due mondi, quasi incoraggiavano per non rovinare le loro colonie d’oltre Atlantico.
I filosofi del XVIII secolo, lanciarono il primo grido, la prima protesta contro tante barbarie; quella voce non andò perduta ed ecco le nazioni finalmente a scuotersi. La Francia abolisce la schiavitù nelle sue colonie, l’Inghilterra nel 1809 proclamava la libertà dei suoi negri e la Repubblica Americana del Nord innalza il negro al livello del bianco. Ma non bastava; bisognava colpire le navi negriere che continuavano a riversare migliaia e migliaia di schiavi nelle colonie spagnole e portoghesi e nel Brasile dove la schiavitù non era stata abolita.
Ecco sorgere gl’incrociatori e scaglionarsi lungo le coste africane, per catturare le navi negriere ed appiccare gli equipaggi. Vani sforzi. Sessanta navi non bastano a sorvegliare un continente vasto come è l’africano ed i negrieri si armano e si difendono disperatamente e la schiavitù perdura, le barbarie continuano e nel centro e sulle coste della nera Africa le spietate bande di cacciatori d’uomini si moltiplicano e il sangue scorre, scorre, scorre sempre.
Cesserà un giorno?... Sul mare la tratta è terminata. La proclamazione della libertà dei negri da parte del Brasile, ultimo paese che l’aveva conservata fino a pochi anni or sono, ha portato un colpo mortale alle navi negriere e le ha fatte scomparire definitivamente, ma la schiavitù dura ancora in Africa e durerà ancora a lungo, fino a quando le nazioni europee non avranno conquistate le regioni del centro.
Forse solo allora le misere tribù, sopravvissute, saranno veramente libere e potranno godere ancora, all’ombra delle loro immense foreste, la pace e la tranquillità che godevano prima della creazione delle colonie americane, diventate opulenti col sangue e colle lagrime di tanti milioni di schiavi, strappati brutalmente ai loro paesi nativi.