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14 | emilio salgari |
ter essere scorto ad una quindicina ed anche ad una ventina di miglia.
Ormai non vi era più alcun dubbio. In alto mare, due navi corrispondevano fra di loro col mezzo di razzi di grande potenza, e tali dovevano essere, poichè in quella direzione non vi era alcuna terra. Erano segnali di soccorso o dovevano avere un significato ben più terribile pei negrieri? Se il mare fosse stato sconvolto, o fuor della baia infuriasse un uragano, si poteva credere che una nave pericolante invocasse dei soccorsi, ma la notte era tranquilla e la costa africana era troppo vicina perchè le scialuppe di quella nave non potessero raggiungerla, con l’equipaggio ed i passeggieri. No, quelle due navi dovevano scambiarsi dei segnali ben più gravi, il cui significato sfuggiva agli occhi dell’equipaggio della baleniera, ma non interamente. Quei marinai sentivano per istinto che si trattava di loro o meglio della Guadiana, e che un grande pericolo minacciava tutti.
Dopo quei due razzi, nessun altro segnale apparve sulla fosca linea dell’orizzonte occidentale. Invano i marinai sbarrarono per bene gli occhi, sperando di discernere qualche punto oscuro sull’acqua dell’oceano e invano il mastro scrutò lungamente l’orizzonte, col canocchiale.
— Orsù — disse questi, con voce sorda. — Qui non bisogna perdere tempo ed è necessario avvertire subito il comandante. Mano ai remi e avanti a tutta velocità!
La baleniera ripartì rapida come una freccia, balzando e rimbalzando sulle ondate della risacca e s’avvicinò al baracon dinanzi a cui si vedevano vegliare parecchi negri armati di lance e di vecchi fucili. Il mastro s’alzò gridando:
— È sul fiume, Bango?
— Sì, — risposero le sentinelle.
— Avete veduto i fuochi?
— Sì.
— Buona guardia, se volete bere del tafià.
— Non temete.
La baleniera riprese la corsa dirigendosi verso il Nazareth, uno dei bracci principali dell’Ogobai, che la Guadiana aveva già risalito senza arrestarsi.
La foce di quel vasto fiume, che forma un delta considerevole, che si estende fra 0° 44’ di latitudine sud e 9° 3’ di longitudine est e 1° 17’ di latitudine e 5° 56’ di longitudine, è intersecata da un numero infinito di bracci, i cui più notevoli sono il