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136 | emilio salgari |
di zolfo o di bitume infuocato, poi getti di luce che rimbalzavano fra le creste delle onde, indi tutto il mare intorno alla zattera divenne argenteo come se sotto quei flutti fosse stata accesa una potente lampada elettrica o splendesse un’altra luna di uno splendore incomparabile.
– Bruciamo? – chiese Seghira.
– No – disse una voce dietro di lei. – Non vi è pericolo.
Seghira nell’udirla trasalì e le sue labbra s’incresparono a un sorriso terribile, ma volgendosi disse con voce quasi ilare:
– Voi, signor Kardec? Vi credevo sotto la tenda.
– No – disse il bretone con voce insinuante. – Ero venuto a osservare questo fenomeno che non si è mai stanchi di ammirare, Seghira. Non abbiate timore, la zattera non brucerà, poichè quei fuochi non sono prodotti che da piccolissimi organismi marini, che ancora oggi non si è potuto constatare con precisione se siano di natura animale o vegetale e che gli scienziati chiamano nottiluche. È vero, signor Esteban?
– Sì – rispose il dottore con voce secca.
– Ma io non li vedo quei pesci, signor Kardec.
– Pesci non sono, si chiamano molluschi, hanno la forma di un pesce con un’appendice mobile che è rivestita di una membrana resistente ed emanano la loro luce da una sostanza fosforescente che copre il loro corpo, la quale si spande come scintille sulle acque. Sono poi così piccoli, che non si possono vedere senza l’aiuto di una lente, è vero, signor Esteban?
– È vero – rispose il dottore, con l’egual tono di prima.
– Ah! – riprese Kardec. – Se voi vorreste, io vi farei vedere un mare infinitamente più bello di questo e sul quale potreste ammirare i più meravigliosi fenomeni della natura, Seghira.
– E dov’è questo mare? – chiese la schiava.
– È lontano da qui, verso il sole che sorge, al di là di una regione che si chiama India.
– È il mar Malese, è vero, signor Kardec? – disse Esteban con un’ironia più tagliente della lama d’un coltello. – Tu vedresti, Seghira, delle meraviglie incomparabili laggiù e anche degli uomini che scannano gli altri per derubarli e che si chiamano pirati, è vero, signor Kardec? Che peccato che la Guadiana non sia andata laggiù. Mah! Alvaez era un uomo che aveva degli scrupoli da femmina, è così, signor Kardec?...
Il bretone non rispose: era diventato livido e aveva dinanzi agli occhi un velo sanguigno. Aveva capito fin troppo la mordace allusione del dottore.