Pagina:Salgari - I drammi della schiavitù.djvu/112

110 emilio salgari


su di esso alcuna presa non può sollevarlo. Affrettatevi ora, o la nave affonderà prima di aver completate le zattere.

– Basterà una, signore – disse Kardec.

– Ed i negri? Volete abbandonarli?

– Non abbiamo tempo da pensare a loro e poi non vale la pena di occuparsi di quelle pelli nere.

– Ma noi non intendiamo di abbandonarli, signore.

– Costituirete voi, la zattera per loro.

– Farete ciò che comanderà il capitano.

– E sia – rispose il bretone con un sorriso sardonico. – Al lavoro voi altri!...

Non occorreva spronare i marinai. Mentre alcuni tornavano alle pompe ed altri s’affrettavano a portare in coperta casse e barili di viveri, i carpentieri e parecchi dei loro compagni si erano imbarcati nella piccola scialuppa, l’ultima che rimaneva e lavoravano febbrilmente attorno allo scheletro della zattera, radunando il legname che veniva gettato dalla nave.

In capo a mezz’ora la piattaforma era stata costruita colle tavole della camera comune, colle corsie del quadro di poppa che erano state abbattute e colle murate. Gran numero di botti vuote, solidamente ormeggiate allo scheletro, erano state disposte lungo i bordi per rendere l’apparecchio più galleggiante.

Al centro fu rizzato un pennone, che doveva servire d’albero ed a poppa fu collocato un lungo remo, che doveva servire da timone. Alle quattro i carpentieri annunziarono che tutto era pronto.

Allora cominciò l’imbarco dei viveri e degli attrezzi. Casse, cassette, barili, tende, coperte, vele, cordami, armi furono calate confusamente sulla zattera.

– Alla seconda zattera! – gridò Hurtado. – Pensiamo ai negri, e voi, Vasco, fate intanto imbarcare il capitano, il dottore e Seghira.

Un coro di proteste si alzò da ogni parte, all’ordine di intraprendere la costruzione della seconda zattera.

– Che i negri s’affoghino!

– Che il diavolo si porti quelle pelli nere.

– Pensiamo a salvarci noi.

– Che gli schiavi crepino nella loro prigione!

Mastro Hurtado divenne rosso per la collera.

– Miserabili egoisti! – esclamò con voce tuonante. – Vi giuro che se non costruite la zattera, taglio le gomene di questa e vi lascio affogare assieme ai negri.