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i drammi della schiavitù 9

e rimbalzavano sui numerosi banchi di sabbia, che s’innalzavano qua e là, formando una specie di barriera con pochi passaggi.

La costa, che s’incurvava formando un immenso semicerchio irregolare, appariva coperta da folti boschi di mangifere, i quali mostravano delle aperture che pareva si inoltrassero assai entro il continente. Guardando attentamente attraverso a quelle aperture, si vedeva scintillare dell’acqua che era più chiara di quella dell’oceano.

Mastro Hurtado, con un acuto e rapido sguardo percorse la costa, e lo arrestò su di una costruzione che si innalzava appunto sull’orlo estremo di una di quelle aperture. Guardando attentamente scoprì un punto luminoso, che pareva brillasse nell’interno di quella specie di caseggiato o meglio di grande capanna.

— Il baracon — esclamò, stropicciandosi allegramente le mani. — Quel lume m’indica che i costieri di Bango vegliano e che ci aspettano.

Poi si alzò ed osservò con estrema attenzione e con una certa inquietudine, l’orizzonte occidentale.

— Non vedete nulla, Vasco? — chiese all’ufficiale, che aveva puntato un cannocchiale.

— Nulla, mastro — rispose il giovanotto.

— Siete ben certo? Sapete che gli incrociatori navigano sovente coi fanali spenti.

— Non vedo nulla.

— Diavolo! — mormorò il mastro, grattandosi furiosamente il capo. — Dove si sarà cacciata quell’appicca-gente del malanno? Eppure è stato segnalato!

— Si sarà recato a sorvegliare qualche altra baia. Tu sai che gl’incrociatori non sono molto numerosi e che devono guardare un tratto di costa di 6400 chilometri.

— Lo so che non sono più di sessanta e che le coste africane hanno uno sviluppo immenso, ma... orsù, sapremo dai segnali, se abbiamo da temere o no.

— Una parola, mastro — disse un marinaio.

— Parla, Balboa.

— Che si sia celato entro l’Ogobai o nel Nazareth?

— I costieri di Bango lo avrebbero veduto.

— Allora è andato a sorvegliare la foce del Gabon.

— Speriamo che così sia, giovanotto. Presto, raccogliete della legna e facciamo i segnali.

I marinai si dispersero per le rocce e radunarono quanti sterpi