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i drammi della schiavitù | 103 |
– Non ho questa pretesa, signor Kardec – rispose con tono acro Hurtado. – Egli darà gli ordini del capitano.
– Ed io cosa sono qui?...
– Eh signore, se non volete salvare la Guadiana, la salveremo noi!... Vasco, sul cassero voi e preparatevi a fulminare questa gente, se tenta di lasciare la nave.
– Mastro Hurtado! – gridò il bretone, con voce minacciosa. – Sono il secondo di bordo!...
– Mi farete mettere ai ferri più tardi, signore, se il capitano morrà. Finchè vive, io sono il mastro della Guadiana.
Poi senza attendere altro si slanciò nella camera di prua portando con sè un fanale e tirandosi dietro, con un gesto che non ammetteva replica, i due carpentieri di bordo e una mezza dozzina di marinai.
Passò nella batteria proviera, poi scese nella stiva. Giunto presso l’asta di prua, s’arrestò udendo l’acqua precipitare nella cala con sordi muggiti.
– Temo che sia cosa grave – mormorò, tergendosi il freddo sudore, che bagnavagli la fronte. – Questo viaggio ci sarà fatale.
S’avanzò con precauzione e si trovò dinanzi ad una larga fenditura, aperta sul babordo dello sperone, lunga quasi due metri. Le onde, urtandovi contro, vi lanciavano dentro degli sprazzi enormi, che correvano sotto la camera di prora, precipitando nella stiva come una cateratta.
– È grave? – chiese Hurtado.
– Sì – risposero i carpentieri.
– Sperate di turarla?
– Con questa tempesta?
– Bisogna tentarlo, Balboa – disse il mastro, volgendosi verso il capo carpentiere. – Se non la turate, le onde l’allargheranno e la nave colerà a fondo come il transatlantico.
– Ma l’urto dell’acqua non ci permetterà di inchiodare alcuna lamina.
– Turatela per ora con dei materassi e accumulatevi dietro delle botti piene di zavorra. Quando la tempesta si calmerà, provvederete meglio.
– Non perdiamo tempo – disse Balboa. – Ogni minuto che passa è una tormenta d’acqua che entra nella stiva. Farete bene, mastro, a far preparare le pompe.
– Lo farò – disse Hurtado. – Al lavoro, amici, o la Guadiana colerà a fondo.
Quando risalì in coperta, Esteban, che era stato prontamente