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100 | emilio salgari |
– Non ancora, Capitano – rispose Hurtado.
– Ed il mio equipaggio si preparava a fuggire! Vili! Abbandonare i disgraziati che avete speronati! Dov’è Kardec?
– Eccomi, signore – rispose il bretone, avanzandosi confuso e pallido come un morto.
– Voi signore, cosa fate? – riprese il capitano con violenza, che tradiva un odio profondo contro quell’uomo. – Siete diventato una femmina? Non siete più capace di comandare ai vostri marinai? Date l’ordine di virare di bordo e si cerchi di salvare i disgraziati, che stanno per essere inghiottiti dall’Atlantico.
– Ma... signore!...
– Basta! qui comando io! Ai vostri posti di manovra o vi faccio scaricare addosso tutta la mitraglia dei due pezzi da caccia!
– Ritirati, Alvaez – disse il dottore. – Tu vuoi riaprire la ferita e rovinarti per sempre.
– Guarirà più tardi, Esteban.
In quell’istante, un’onda immensa si rovesciò sulla poppa della Guardiana e superati i bordi irruppe in coperta, spazzandola con impeto irresistibile da prua a poppa e tutto atterrando sul suo passaggio. Niombo, Seghira, Esteban, Alvaez e i marinai furono rovesciati di colpo. Quando l’onda scomparve rimbalzando sulle murate di prua, si vide il capitano addossato contro l’albero di maistra, raggomitolato su se stesso e svenuto.
– Presto, nella cabina, Niombo! – esclamò Esteban, rivolgendosi verso il negro, che aveva risollevato il capitano.
– È morto? – chiese Seghira, pallida come un cencio lavato.
– No, – rispose il dottore, – ma forse quest’ondata ha riaperta la ferita. Seguitemi!
Mentre scendevano nella cabina, l’equipaggio si slanciava ai bracci delle manovre, per ricondurre la Guadiana verso il transatlantico, che faceva segnali di soccorso sparando colpi di fucile e accendendo razzi.
Malgrado la violenza del vento e delle montagne di acqua che l’assalivano con crescente furore, la Guadiana virò di bordo e si diresse verso la nave affondante, che era lontana tre o quattro gomene.
Il transatlantico, colpito mortalmente dall’acuto sperone della nave negriera, che gli aveva sfondato un fianco aprendogli una falla larga quanto un portone, si era ormai rovesciato sul tribordo e non poteva più risollevarsi. Le onde si precipitavano attraverso