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gli scorridori del mare 75

Il capitano fece fuoco sul più vicino dei rivoltosi, poi con voce tuonante gridò:

— A me! A me compagni!

Due uomini si precipitarono sul ponte rovesciando alcuni rivoltosi e liberarono il capitano, che stava già per essere circondato. Quei due uomini erano l’ufficiale e il marinaio Fuego.

Udite quelle grida di morte, erano accorsi a difendere la causa del capitano od a morire con lui.

— E Bonga? E Banes? — chiese Solilach, non vedendoli comparire.

— Prigionieri, — ghignò una voce beffarda partita fra i ribelli.

— All’albero maestro! — gridò il capitano, spiccando un salto e rovesciando un marinaio che stava per colpirlo.

Tutti e tre, difendendosi a pistolettate ed a colpi di scure, batterono in ritirata e si addossarono all’albero maestro, impedendo così ai ribelli di coglierli alle spalle.

— Prendete, capitano, — dissero l’ufficiale e il marinaio porgendo ciascun di essi una pistola.

— Grazie, — mormorò Solilach, mettendosele alla cintola.

Era tempo. I ribelli si scagliarono colle scuri in pugno addosso ai tre negrieri e impegnarono la lotta.

Le torce, agitate dalle mani convulse dei combattenti, mandavano vacillanti bagliori facendo balenar le scuri.

La lotta era diventata tremenda.

Si udivano le scuri cozzarsi rumorosamente le une colle altre, con un stridore rapido e duro, fra grida, imprecazioni e colpi di pistola.

Il capitano e i suoi due compagni, rossi di collera, colle vesti a brandelli già insanguinate, si difendevano accanitamente, avventando colpi all’ingiro che spesso riuscivano mortali.

Però quella lotta terribile non poteva durare a lungo. L’ufficiale, visto un marinaio che gli si avvicinava con una pistola in pugno, estrasse rapidamente la sua e togliendolo di mira fece fuoco. Il marinaio gettò un grido d’agonia e rotolò al suolo, ma quasi nel medesimo istante l’uccisore riceveva un colpo di scure sul capo, cadendo in ginocchio.

Tentò ancora di rizzarsi, ma un secondo colpo che ricevette sul petto, lo rovesciò cadavere.

La prima vittima era caduta, però i ribelli lungi dall’arrestarsi alla vista di quel giovane ufficiale morente, parvero diventassero più feroci. Essi strinsero più davvicino i due combattenti, e scagliando orribili imprecazioni all’indirizzo del capitano, precipitarono i colpi, smaniosi di finirla.