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suonare. Non più negrieri a bordo della Garonna; qui non devono trovarsi che dei pirati.

— Morte ai negrieri! — mormorarono sordamente i ribelli.

— Domani la rivolta scoppierà e guai a chi oserà opporsi a noi.

— A domani, — mormorarono i marinai.

— E ora pensiamo a sbarazzarci di Banes e di Bonga. Domani mattina otto di voi scendano nella stiva, e quando il capitano e l’ufficiale si ritireranno nelle loro cabine per la colazione, io manderò i due negrieri a visitare la sentina. Appena saranno scesi, rinchiudete prontamente la botola.

— C’incaricheremo noi, — dissero alcuni marinai.

— Fatto ciò, uno di voi cercherà di attaccare briga col capitano. Lui minaccerà, ma noi gli saremo addosso e succederà quello che il destino vorrà!

— Contate su di me, signore, — disse un inglese che godeva fama di essere il più manesco ed il più audace marinaio della Garonna.

— Benissimo. Domani mattina con una chiave falsa aprirò la sala d’armi e uno alla volta discenderete per armarvi di un’accetta o d’una pistola. Buona notte amici: a domani!...

L’adunanza si sciolse ed eccettuati gli uomini di guardia, tutti tornarono sotto prora, scomparendovi.

Venne il mattino. Il sole si era alzato splendido, versando sul mare torrenti di luce ardente ed una leggera brezza si era levata dall’ovest, spingendo la Garonna verso le Azzorre.

Il capitano fino dall’alba si trovava in coperta e passeggiava sul ponte seguìto dall’ufficiale.

Entrambi parevano tranquilli, segno evidente che non si erano accorti ancora di nulla, però le loro cinture erano fornite di due buone pistole e di pugnali.

Anche il secondo dallo spuntar del sole era salito in coperta, sedendosi sul castello di prora, munito d’un cannocchiale. Pareva pure tranquillo, però chi lo avesse guardato meglio, lo avrebbe veduto d’un pallore insolito.

Forse quell’uomo provava come un rimorso prematuro. Forse quel miserabile cominciava a tremare sapendo già come doveva risolversi la rivolta che aveva così abilmente preparata.

L’ora della colazione ben presto battè, ma nè il capitano, nè l’ufficiale abbandonarono il ponte.

Pareva che una voce interna li avvisasse di tenersi in guardia e non allontanarsi.

I marinai appena videro che i due negrieri non avevano intenzione di ritirarsi, cominciarono a dare segni d’impazienza, ma il se-