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20 | e. salgari |
— Ecco il momento di mostrare il vostro coraggio, — gridò Banes.
Alcuni di quei feroci predoni a quattro gambe si erano avvicinati, spiccando salti immensi e gettando dei sordi ruggiti.
— Attenzione! — gridò Banes. — Colpo sicuro.
Nessuno rispose, ma si udì il rumore dei fucili che venivano caricati.
In quell’istante i leoni balzarono sopra i fuochi, ed in numero di sette entrarono nel campo, facendo risuonare i loro formidabili ruggiti.
Uno di loro atterrò un negro e si avventò su Banes, ma questi con voce vibrante gridò:
— Fuoco, — e scaricò la sua arma.
Una scarica generale tenne dietro a quel comando. Due belve caddero; le altre fuggirono rapidamente e scomparvero nella pianura.
— E ora, — disse Banes, — possiamo riprendere il nostro sonno. Per questa notte ci lascieranno tranquilli.
I marinai non se lo fecero dire due volte. Mentre dieci di loro vegliavano, gli altri si avvolsero nelle loro coperte, cercando di dormire. Il timore, però, che i leoni facessero un’irruzione improvvisa nel campo, ne tenne parecchi svegli.
Durante il rimanente della notte, si udirono ancora i leoni ruggire a circa trecento passi dal campo; più nessuno però osò ritentare l’assalto.
Al mattino, quando il sole si fu alzato, i marinai videro con piacere che tutte le belve erano scomparse. Il secondo non tardò a dare il segnale della partenza ed i cacciatori di schiavi si misero in marcia, attraversando una vasta prateria.
Nessun albero rompeva la monotonia di quella vasta pianura. Da ogni parte non si scorgevano che erbe e vaste distese di quei fiori chiamati labele, di orchidee rosse, di gelsomini stellati e di zenzeri gialli, che riempivano l’aria di profumi penetranti.
Verso il mezzogiorno il sole si oscurò sotto alcune gigantesche nubi. Pareva da un momento all’altro dovesse scoppiare qualche furioso uragano.
I negri cominciavano a dare segni d’inquietudine, anzi uno di loro, volgendosi verso il signor Parry, gli disse con un certo tremito nella voce:
— Bisogna affrettare il passo per attraversare il fiume prima che l’uragano si scateni, o lo troveremo così gonfio da non poterlo guadare.
— Credi adunque che l’uragano sarà violento? — chiese Parry.
— Sarà tremendo.
Il secondo ordinò che si affrettasse la marcia, premendogli di attraversare il fiume.
Verso le cinque alcuni alberi si mostrarono all’orizzonte, ad indicare la vicinanza del fiume.