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gli scorridori del mare 123

— Maledetta spedizione, tutto congiura contro di noi! — esclamò il secondo con collera.

— A Canton hanno saputo che siamo pirati e chi sa quante navi si sono slanciate sulle nostre tracce.

— Ebbene, vengano pure; noi avremo palle e polvere per tutte.

— È vero, ma vorrei evitare un incontro, — disse il capitano, risalendo in crocetta.

Poco dopo discendeva: la sua fronte era corrugata e la sua faccia abbuiata.

— Diavolo, sono veramente due fregate, — disse il secondo. — Esse l’hanno proprio con noi. Mi sono già accorto che guadagnano via.

— Povera Garonna, — mormorò il secondo. — Comincia a diventare vecchia e quindi pesante e più lenta. Al tempo del capitano Solilach era ancora una delle più rapide navi.

Il capitano Parry, per consolare il danese, fece aggiungere alcuni coltellacci alla velatura della Garonna, facendole prendere un’andatura più rapida.

Durante l’intera giornata la nave corsara continuò a fuggire, sempre inseguita dalle due fregate. Quando però venne notte, queste ultime sparvero fra la nebbia della sera. Il capitano Parry cercò di approfittarne per dirigere la nave corsara verso le Filippine, sperando d’ingannare gl’inseguitori. All’indomani la Garonna si trovava in vista dell’isola di Luzon e seguitava la corsa verso il sud.

Le due fregate erano riapparse all’alba. Inseguivano con ostinazione, veleggiando a otto miglia di distanza. Durante la notte pareva avessero guadagnato solamente qualche nodo.

Tre giorni trascorsero così, sotto un vento impetuoso del nord. La Garonna si trovava allora nelle acque di Mindanaco con le due fregate a tre miglia soltanto. Il quarto giorno cioè il 5 luglio, il capitano Parry decise di fare, durante la notte, rotta falsa.

Il momento era propizio, essendosi il cielo coperto di nuvoloni. Dopo il tramonto del sole, le tenebre erano diventate così fitte da non potere discernere una costa od un isolotto alla distanza di duecento passi. Tutti i lumi furono spenti a bordo della nave pirata, poi verso la mezzanotte essa virò di bordo dirigendosi verso la Cocincina.

Tutta la notte la Garonna veleggiò verso quella terra, e già i pirati si rallegravano di aver giuocate le due fregate, quando al mattino, con loro grande disperazione, le videro a meno di due miglia di distanza. I capitani delle due fregate, senza dubbio due esperti lupi di mare, avevano indovinata la rotta falsa del pirata e si erano avvicinati, tagliando in linea retta invece dell’angolo descritto dalla Garonna.

Però il capitano Parry non si perdette d’animo, e decise giuocare il suo ultimo colpo.