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gli scorridori del mare 119

d’artifizio, con bombe che non facevano nessun male, ma che tuttavia scoppiando minacciavano di acciecare gli avversari.

Già i bianchi si sentivano stanchi ed impotenti a far fronte a quell’attacco di nuovo genere.

Indarno essi si erano avventati tutti uniti sugli assalitori, che gridavano e ridevano dell’imbarazzo degli europei, che erano sempre respinti dai fuochi d’artifizio sparati sotto le loro faccie e dai colpi di bambù.

Temendo di peggio, legarono i loro coltelli sulle cime dei loro bastoni e tentarono aprirsi un passaggio a colpi di lancia, ma gli schermidori cinesi respinsero facilmente anche quell’assalto. Già cominciavano a temere seriamente di finirla male, quando udirono un grande schiamazzo risuonare all’estremità della via, poi videro i cinesi darsi precipitosamente alla fuga.

Pochi secondi dopo cinquanta soldati del celeste impero, armati di lunghe lance, si precipitarono in mezzo a quella gente, percuotendola colle estremità delle aste. I marinai visto che la via era libera, senza aspettar altro si diedero alla fuga. Correvano da pochi minuti, quando udirono un colpo di cannone risuonare dalla parte del porto.

— Il cannone della Garonna, — gridarono alcuni fermandosi di botto.

— Siamo stati traditi! — esclamarono gli altri.

— Avanti! — gridarono tutti uniti, riprendendo la corsa.

In breve giunsero alla riva e tutti insieme si precipitarono nelle due lancie, remando disperatamente verso la Garonna.

Quando giunsero sottobordo, videro i loro camerati rimasti a bordo occupati a spiegare frettolosamente le vele, mentre altri levavano le àncore e caricavano i cannoni.

I trenta marinai, arrivati presso la scala, si precipitarono sul ponte, domandando cosa fosse accaduto.

— Guardate! — rispose il secondo.

I marinai volsero gli sguardi verso il fiume e rabbrividirono.

Un brigantino entrava nel porto a vele spiegate! Quel legno era stato subito riconosciuto. Era quello che avevano predato presso la costa d’Australia, ed il capitano Parry, temendo di venire scoperto, aveva tosto dato ordine di spiegare vele e caricare i cannoni, per essere pronto a darsi alla fuga ed a difendersi.

Il brasiliano Banes aveva pure riconosciuto il brigantino. Sperando che la Garonna, se veniva scoperta, venisse presa, senza aspettare altro corse nel quadrato di poppa, afferrò la bandiera nera e la fece sventolare fuori d'un sabordo. Parve che quella bandiera fosse notata dai marinai del brigantino, poichè si udirono le grida terribili di:

— Il pirata! Il pirata!