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114 e. salgari

— Sapete a cosa pensavo in questo momento?

— No, — rispose Parry.

— Al brigantino che abbiamo assalito e saccheggiato. Se giungesse improvvisamente a Canton?

— Cercheremo di trarci d’impaccio meglio che sarà possibile.

— E come?

— Non lo so, d’altronde vi sono ben poche probabilità d’incontrarlo, — disse Parry.

— Eppure ho dei cattivi presentimenti, capitano, — disse il secondo.

— Evvia! Non chiamate disgrazie prima del tempo.

— Quale via terrete per giungere più presto a Canton?

— Saliremo direttamente a nord, passando per lo stretto della Sonda fra Giava e Sumatra, poi veleggeremo verso Billiton e...

— E perirete! — esclamò una voce furiosa, a pochi passi da loro.

Entrambi si volsero con la rabbia negli occhi.

Banes era fermo a due passi da loro, immobile, cupo e minaccioso.

Il capitano ed il secondo avevano appoggiate le mani sui calci delle pistole.

— Voi qui, Banes! — esclamò il capitano, guardandolo con occhi torvi e minacciosi.

— Sì, io, — disse il brasiliano con voce irata.

— E voi avete detto che...

— Che vi perirete.

— E voi ardite fare a me delle osservazioni ed ascoltare i nostri discorsi?

— Ardisco ascoltarvi e anche dirvi che sono stanco di rimanere fra questa masnada di pirati e che non voglio più rendermi complice dei vostri esecrabili delitti.

— Banes! — gridò Parry, armando la sua pistola. — Ricordatevi che ho già troppo pazientato con voi: non spingetemi agli estremi.

Il brasiliano, invece di indietreggiare dinanzi a quella minaccia, parve attingere maggior audacia e fece un passo innanzi, quasi volesse avventarsi sul pirata.

— Guardatevi, Banes! — disse quest’ultimo, prendendolo di mira.

Il brasiliano fece un altro passo e già stava per slanciarsi innanzi, quando apparve Bonga.

Il negro vide il pericolo a cui si esponeva l’amico ed afferrandolo per le braccia lo trascinò via, mormorandogli all’orecchio:

— Imprudente! Volete farvi uccidere senza vendicare il capitano Solilach?