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gli scorridori del mare 109

vele possibili, ma il sole tramontò e la vela intravveduta sparve fra la nebbia della sera. Tutta la notte i pirati stettero sul ponte, interrogando coi loro occhi le tenebre.

Il capitano, sperando di attirare l’attenzione di essa e di farla arrestare, fece tirare due colpi di cannone, ma sul fosco orizzonte nulla comparve, nè i due spari ebbero risposta alcuna.

Finalmente dopo la notte ansiosa venne il mattino tanto desiderato. Tutti gli sguardi si volsero verso i quattro punti dell’orizzonte. Con grande sorpresa di tutti la vela era scomparsa.

I marinai cominciavano ad imprecare; s’inerpicavano sugli alberi, scrutando invano l’orizzonte e discendevano sagrando. Altri mormoravano sordamente contro il capitano Parry, il quale non meno furioso dei suoi marinai, vomitava torrenti d’ingiurie all’indirizzo della malaugurata nave e del suo comandante.

— La ritroveremo, capitano, — disse il secondo. — Non può essere andata molto lontana. La Garonna è una nave troppo lesta per farsi battere da un mercantile.

— Lo spero bene, — rispose Parry. — Ecco però la prima volta che una nave sfugge alla mia Garonna.

— Avrà approfittato di qualche salto di vento.

— Giù di là, imbecilli! — gridò Parry facendo cenno agli uomini arrampicati sugli alberi di scendere.

La Garonna riprese la navigazione verso l’ovest, perchè secondo i calcoli del capitano, il veliero doveva aver preso quella direzione.

Tutto il giorno trascorse così. A bordo si disperava ormai di raggiungerla, e l’equipaggio, inasprito, cominciava già a mormorare contro la mala fortuna e contro la poca capacità del capitano e del secondo.

Però l’indomani, verso le undici del mattino, alcuni marinai installati in crocetta, segnalarono la vela a dieci miglia sottovento.

Era ancora avvolta in mezzo ad una leggera nebbia, però non doveva tardare a mostrarsi distintamente sulla linea dell’orizzonte.

Alla notizia inaspettata, marinai e ufficiali si precipitarono ai loro posti. I coltellacci e gli scopamari furono spiegati in fretta e in furia, e la Garonna riprese l’inseguimento con maggior velocità.

Il capitano, che la osservava con un cannocchiale, si volse verso i marinai, dicendo:

— Non è la fregata, bensì un grazioso brik-goletta e mi sembra ben carico.

— E la fregata? — chiesero i marinai.

— La troveremo più tardi; pensiamo ora a mettere al sicuro quel legno.

— Inseguiamolo! — gridarono tutti.