Pagina:Salgari - Duemila leghe sotto l'America - Vol. II.djvu/106

104 capitolo xxvi.


espande per tutta la miniera un’atmosfera irrespirabile che asfissia i disgraziati minatori che lo scoppio aveva risparmiati.

Prima dell’invenzione della lampada di sicurezza Davy, tali catastrofi avvenivano di sovente. Ogni anno parecchie centinaia di minatori vi lasciavano la vita.

C’era allora un uomo appositamente incaricato di provocare le esplosioni. Si chiamava il fireman (l’uomo del fuoco), oppure il penitente per la somiglianza del suo abito con quello degli ordini religiosi. Questo minatore, con un capuccio sulla testa, una maschera sul viso, una coperta di lana o di cuoio attorno al corpo e una lunga pertica in mano munita sulla cima d’una fiaccola, si inoltrava nelle gallerie invase dal grisou col viso contro terra per mantenersi nello strato d’aria respirabile1 e provocava le esplosioni che talvolta riuscivano per lui fatali. Quando il grisou di tutte le gallerie era scoppiato, i minatori scendevano nella miniera senza correre alcun pericolo.

Ma accadeva talvolta che non si accorgessero subito della presenza del terribile gaz ed allora accadeva lo scoppio che uccideva quanti uomini lavoravano nelle gallerie.

La lampada dell’assassino, spezzatasi nel cadere, aveva provocato una simile esplosione nella caverna contenente i tesori degli Inchi, già invasa dal grisou sfuggito dalla frana prodotta dallo scoppio della mina.

Sir John, appena il torrente di fuoco uscì dalle gallerie, si levò prontamente in piedi dietro la colonna che in parte lo aveva protetto. I suoi capelli erano stati arsi, le sue mani erano coperte

  1. Il grisou tende sempre ad alzarsi.