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un terribile pericolo 75


chelonia embricata, la cui carne generalmente è mediocre.

— Se è mediocre noi la faremo diventare eccellente, disse Burthon. Faremo bistecche e....

Il meticcio non terminò. Si era bruscamente arrestato colla testa in aria e gli occhi sbarrati.

— Oh!... esclamò egli. Ascoltate sir John.

— Cosa odi?

— Lassù.... verso la vôlta succede qualche cosa.

Sìr John e i suoi compagni alzarono la testa; un brivido corse per le loro ossa. Lassù, verso la vôlta, succedeva qualche cosa di straordinario, un fenomeno sconosciuto e forse pericoloso. S’udiva uno strano ronzìo, che pareva s’avvicinasse con molta rapidità.

— Che frani la vôlta? domandò O’Connor che istintivamente si coprì la testa colle mani.

— Può essere. State zitti.

Morgan arrestò il battello e ognuno si pose in ascolto trattenendo il respiro. Quel misterioso ronzìo diventava sempre più forte e avvicinavasi sempre più. Pareva che tutta la vôlta fosse in movimento e lì lì per screpolarsi e precipitare.

L’ingegnere provò una stretta al cuore. Quel pericolo sconosciuto, forse imminente, forse spaventevole, lo sgomentava.

— Ebbene? chiese il meticcio che era diventato pallidissimo.

— Non so cosa dire, rispose sir John incrociando tranquillamente le braccia. L’oscurità non mi permette di vedere il pericolo che ci minaccia.

— E che facciamo? domandò O’Connor battendo i denti pel terrore e guardando con rabbia la profonda tenebra accumulata sotto l’immensa vôlta.

— Macchina avanti e a tutta celerità. Forse la catastrofe che temiamo è ancora lontana.