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38 capitolo v.


CAPITOLO V.

Una traccia misteriosa.

L’Huascar, dotato d’una potente macchina verticale a largo forno, era davvero un eccellente camminatore. Sotto la poderosa spinta dell’elice che mordeva, turbinando, le negre acque, filava con fantastica rapidità, lasciandosi dietro una scia fosforescente che spiccava meravigliosamente fra quella quasi completa oscurità.

A babordo e a tribordo, illuminati dalla rossiccia luce delle due lampade di sicurezza fissate a prua, passavano confusamente roccie immense, dritte le une, curve, o concave, o traforate le altre; irte di spaventevoli punte, talune delle quali venivano quasi a sfiorare i fianchi d’acciaio del veloce battello; poi stalattite e stalagmiti di forme strane, meravigliose, che irradiavano fantastici bagliori; colonnati smisurati che si perdevano nelle tenebre tanto erano alti, e accatastamenti di bizzarre rupi in mille guise traforate e oscure e profonde caverne e gallerie entro le quali muggivano o scrosciavano impetuosi torrenti.

Sir John e i suoi compagni, seduti sul bordo del battello, guardavano senza parlare le rive che fuggivan ratte ratte e le acque che rumoreggiavano dentro i fiords numerosissimi, ascoltando con ansietà i sordi muggiti del vapore che propaga-