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il tesoro degli inchi | 21 |
— Ma a quale distanza dal Maelstroom? chiese Morgan.
— Il documento non lo dice, ma parla di molti giorni di navigazione e di molti altri di marcia.
— È sorprendente, disse il cacciatore. Come mai la caverna del Mammouth mette nella caverna ove celansi i tesori degli Inchi?
— Infatti c’è da stupirsi, quando si pensa alla grande distanza che separa il Kentucky dal Perù, disse l’ingegnere.
— Che esista sotto l’America una gigantesca galleria? Avete mai udito parlarne?
— Mai, Morgan.
— Ma come quel documento si trovava depositato presso i capi Shawani?
— Chi mi dice che la tribù dei Shawani non sia una frazione degli Inchi?
— L’osservazione è giusta, signore. Ma come questi Inchi sono giunti nel Kentucky?
— Per la grande galleria accennata dal documento.
— Una galleria di duemila leghe!
— Per fare questo disegno bisogna che qualcuno abbia fatto quel meraviglioso viaggio.
Morgan lo guardò con stupore. Era stato colpito da quel ragionamento che trovava più che giusto.
— Questa galleria esiste adunque, disse.
— Deve esistere, Morgan. Una banda di Inchi ha senza dubbio intrapreso il lungo viaggio chiudendo poi il pozzo che mena nella caverna del Mammouth.
— Che decidete, signore? Se si tentasse il viaggio?
L’ingegnere non rispose. Senza dubbio egli pensava agli immensi pericoli che presentava una simile impresa.