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capitolo x. - l’assalto dei ghiacci | 89 |
posto di semplici isole unite fra loro da banchi di ghiaccio?
— No, poichè non s’incontrerebbero, in tal caso, degli ice-bergs così colossali. Il polo nord è cosparso di isole, ma colà non si vedono montagne di ghiaccio di dimensioni pari a queste.
— Deve essere vasto questo continente.
— Senza dubbio, Bisby, ma è pure difficile scoprirlo tutto, poichè si afferma che sia circondato da una vasta calotta di ghiaccio che sarebbe larga parecchie centinaia di chilometri.
— Dunque voi credete impossibile che Linderman possa, colla sua nave, avvicinarsi al polo?
— Sì, Bisby. Egli spera di trovare un passaggio al sud della Terra Alexandra, supponendo che quella sia un’isola, ma invece urterà contro il continente e sarà costretto di arrestarsi a qualche centinaio di miglia dal polo.
— E non potrà giungervi a piedi?
— Non vi riuscirà, Bisby. Le marcie attraverso ai campi di ghiaccio sono tremende e non si possono sopportare per dei mesi, quando il freddo scende a 45° od a 50° sotto lo zero.
— E voi sperate di trovarlo coi vostri velocipedi?
— Lo tenterò, Bisby, e se tutto va bene, chissà!.....
— Ed io non vi seguirò?
— È impossibile: comanderete la riserva dei marinai.
— Vi anderò per mio conto.
— A piedi?
— Colla mia pelle di bisonte.
— Quando giungeremo sulla terra di Graham, rinuncierete al vostro pazzo progetto... Ecco che la campana ci chiama a cena.