Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
capitolo vii. - una balena speronata | 63 |
si era risollevato. Quale fortuna, se fosse vero!..... In questa regione, ci si può aspettare anche questa sorpresa.
Il capitano Bak si era curvato sulla coperta e con suo grande stupore, vide che l’acqua che sfuggiva attraverso agli ombrinali era rossa.
— Macchina indietro a tutto vapore, tuonò.
— Ma infine, cos’è accaduto? chiese Linderman.
— Abbiamo investito una balena, signore, rispose il comandante.
— Una balena che dormiva forse?
— O che emerse dinanzi alla prua della nostra nave.
— E fuggiamo?
— È necessario, signore. Il cetaceo sarà furioso e può scagliarsi contro di noi; basta un colpo di coda per causarci una grossa avaria o un colpo di testa per mandarci a picco.
— Eccola!.... Eccola!.... esclamarono i marinai, che si erano affollati a prua.
Linderman, Wilkye e Bisby corsero a prua ed a poche decine di metri dalla Stella Polare, che indietreggiava rapidamente per virare al largo, scorsero una massa enorme, lunga almeno sedici metri, che si dibatteva fra le onde, sollevando una coda mostruosa e lanciando in aria, con sordo rumore, due colonne di vapore.
Non vi era da ingannarsi: la Stella Polare aveva urtato contro una balena che forse sonnecchiava a fior d’acqua e l’aveva speronata, causandole probabilmente una grande ferita.
Un colpo furioso di vento che lacerò la nebbia, spazzandola via, permise ai naviganti di osservare meglio il mostruoso cetaceo ed anche di misurare il pericolo che correvano.
La Stella Polare lo aveva speronato in prossimità della