Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
56 | al polo australe in velocipede |
reva una pompa!..... Che gemiti uscivano allora dal suo petto!... E come mandava a casa di belzebù il mare e il polo antartico!...
Alle 9 l’oceano apparve, verso il sud, coperto d’un immenso lenzuolo di candida spuma. Il capitano Bak scese dal ponte di comando e avvicinandosi all’armatore, gli disse:
— Signore, fra pochi minuti saremo addosso all’Isola degli Stati. Questa spuma mi indica che dinanzi a noi, l’oceano si frange contro una costa.
— E così? disse Linderman, con perfetta calma.
— Devo impegnarmi nello stretto o girare l’isola?
— Credete di poter attraversare lo stretto senza pericolo?
— Il pericolo esiste da ambe le parti, nello stretto e fuori. Noi lottiamo contro una bufera tremenda, signore.
— Perderemmo molto tempo a girare l’isola; preferisco tentare il passaggio lungo la costa della Terra del Fuoco, per oltrepassare presto il capo Horn. Lontani da queste isole lotteremo con maggiore vantaggio e non troveremo più queste pericolose contro-ondate.
— Sta bene signore: avanti a tutto vapore!...
Il capitano si recò a poppa e si pose egli stesso alla ruota del timone. In quel supremo istante voleva dirigere egli solo la nave affidatagli dall’armatore; egli non ignorava che una falsa manovra, una esitazione, potevano produrre una catastrofe e voleva assumersi da solo la tremenda responsabilità.
Cogli occhi fissi verso il sud e la bussola dinanzi, lanciò la Stella Polare lungo la costa della Terra del Fuoco, speronando i banchi di ghiaccioli che si accumulavano intorno al capo di S. Diego.
La rapida nave che divorava la via con una velocità