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Wilkye, che al par di tutti gli esploratori polari, sembra invaso dalla nostalgia dei ghiacci, sta ora maturando una grande spedizione nei mari Artici per tentare anche la scoperta del polo boreale. Vi riuscirà? Lo sapremo forse un giorno.

Linderman, che è stato ricoverato in una casa di salute, è più pazzo che mai. Il disgraziato sembra perseguitato da una fissazione, da un odio profondo contro il suo generoso rivale che lo ha salvato da una catastrofe completa. Violenti furori lo assalgono sempre, specialmente quando Peruschi, Blunt o qualcuno dei suoi marinai vanno a visitarlo. Guarirà?... I medici ne dubitano fortemente.

In quanto a Bisby ha venduto i suoi magazzini e non fa più parte della Società degli uomini grassi. Gl’ingrati lo hanno espulso perchè... era troppo magro!... L’ottimo ed allegro negoziante si è consolato però: ha piantato stabile dimora nelle sale della Società geografica, e fra i due pranzi e le tre colazioni giornaliere che si divora coscienziosamente, discute come un arrabbiato e con lena inesauribile sulle grandi questioni polari.

Il degno uomo si crede uno scienziato, un geografo di prim’ordine, e a chi ribatte i suoi argomenti risponde subito enfaticamente:

— Cosa volete saperne voi?... Tacete! Non siete stato al polo come ci sono stato io!...