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scavarono la neve che vi stava sotto, facendo una larga buca. Ben presto misero allo scoperto un secondo pezzo di legno che pareva appartenesse al fasciame di una scialuppa e che era inchiodato sul primo, formando una croce.

Wilkye e Blunt si guardarono l’un l’altro in viso, in preda ad una viva ansietà.

— Qualcuno è sepolto qui, disse Wilkye.

— Uno dei nostri forse?..... I navigatori antartici che ci precedettero, hanno mai esplorato questa parte del continente?

— No, che io lo sappia e.....

Si era bruscamente interrotto e si era precipitato verso la croce, pulendola della neve gelata che la incrostava. Un nome, inciso rozzamente colla punta d’un coltello, apparve ai suoi occhi.

William Bak!..... esclamò.

— Il capitano della Stella Polare?..... chiese Blunt, impallidendo.

— Sì, egli riposa qui.

— È morto!.....

— E da pochi giorni; ecco la data: 20 febbraio 1893.

— Quale dramma si è svolto sulla Terra Alessandra?... Che la Stella Polare sia stata schiacciata dai ghiacci, signor Wilkye?.....

— Lo temo, Blunt, ed i superstiti tentano ora di raggiungere la nostra capanna.

— E Linderman, sarà ancora vivo?

— Chi può dirlo?

— Cosa accadrà di noi, ora che la Stella Polare è perduta?

— Ci rimane la scialuppa.

— Ma potrà contenere le due spedizioni riunite?