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78 | paolo e virginia |
canza d’ogni soccorso si procacciano pane col sagrifizio della loro libertà, e traggono una vita miserabile rinchiusi nei monasteri.
paolo
Oh, qual terra è ella mai questa vostra Europa! Ah! bisogna assolutamente che Virginia torni qui: qual necessità ha essa di una parente ricca? Ella era sì contenta in queste nostre capanne, sì bella e sì bene ornata con un fazzoletto rosso in testa o con un mazzo di fiori! Ah! torna, Virginia, lascia i tuoi palagi e quelle grandezze tue! torna fra queste rupi, all’ombra di questi boschi e de’ nostri cocchi! Ahimè, forse in questo momento tu sei infelice!... e qui piangeva. Ah! padre mio, non mi nascondete nulla: se voi non sapete dirmi se io la sposerò, ditemi almeno se ella mi ama ancora, sebbene circondata da quei grandi signori che parlano col re.
il vecchio
Mio caro amico, io sono certo che ella vi ama, per molte ragioni, ma sopratutto perchè è virtuosa. Udendo egli questo mi balzò al collo, e mi abbracciò lietissimamente.
paolo
Ma pensate voi veramente che le donne europee siano piene d’inganni come vengono dipinte nelle commedie ed in quegli altri libri che mi avete dato a leggere?
il vecchio
Le donne sono ingannatrici ne’ paesi dove gli uomini sono tiranni; dappertutto la violenza fa nascere l’astuzia.
paolo
Come mai si può essere tiranni delle donne?
il vecchio
Maritandole senza badar punto alla loro inclinazione, una giovinetta con un vecchio, una donna sensibile con un uomo freddo.