Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
paolo e virginia | 73 |
la loro ambizione o farsi strumento de’ loro piaceri: voi non ne fareste nulla, chè non siete nobile e sentite l’onore.
paolo
Ma io farò azioni sì coraggiose, terrò la mia parola con tanta fermezza, sarò sì esatto nell’adempiere il mio dovere, sì caldo e sì costante nell’amicizia, che arriverò a meritarmi d’essere adottato da qualcuno di que’ grandi, come ho veduto che si usava ai dì passati nelle istorie che mi avete fatto leggere.
il vecchio
Ah! mio caro, appresso i Greci ed appresso i Romani anche a’ di del loro decadimento, i grandi veneravano la virtù; ma fra i molti uomini celebri che noi abbiamo veduto uscire dall’ordine popolare, io non ne so pur uno che sia stato adottato da una gran casa. Se mancassero i nostri re, la virtù in Francia sarebbe condannata a rimanersi plebea in eterno: essi, dove giungono ad iscoprirla, la pongono, come vi dissi, in onoranza; ma a questi di sono posti a prezzo anche quegli onorati contrassegni che erano riservati alla virtù sola.
paolo
Se non potrò ottener nulla presso un grande, io cercherò di farmi caro a qualcuno degli ordini distinti, abbraccerò tutto il suo pensare, le sue opinioni e procurerò di essere amato.
il vecchio
Voi seguirete dunque l’usanza generale, facendo tacere la coscienza, per salire in alto.
paolo
Oh! non mai! io non seguirò altro che il vero.
il vecchio
Invece dunque di farvi amare vi farete odiare di certo. Eppoi, che preme agli ordini de’ potenti lo scoprire la verità? L’ambizioso non si travaglia punto delle opinioni della gente: a lui basta di tenere il governo.