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58 | paolo e virginia |
Sebbene questo ricinto di roccie sembri quasi tagliato a piombo, tuttavia i varj piani verdi che ne dividono l’altezza, fanno scala per via di certi sentieri difficili onde si arriva al piede di quel cono di macigni inclinato ed inaccessibile, che si chiama il pollice. Alla base di quel cono evvi una spianata tutta coperta di grandi alberi, la quale è sì alta e sì trarupata, che pare vi sia un bosco in aria, circondato di spaventosi precipizii. Le nubi, attratte dalla cima del pollice, alimentano vari rivi, i quali cadono in fondo alla valle che giace oltre quel monte, profonda sì, che stando lassù non si ode punto lo strepito della caduta. Da quel sito si scopre una gran parte dell’isola, i suoi colli e le sue vette, fra le quali distinguonsi Piterboth e le Tre Mammelle colle loro vallate coperte di boschi; vedesi al di là l’alto mare e l’isola Borbone posta alla distanza di quaranta leghe verso occidente. Da quell’altura Paolo vide il vascello, sul quale era Virginia: era lontano più di dieci leghe, e gli pareva un punto nero in mezzo all’Oceano. Rimase colà una gran parte del dì, tutto intento a considerare quel punto, il quale era già scomparso quand’egli credeva di vederlo tuttavia; e quando fu perduto nelle nebbie dell’orizzonte, egli si assise in quel luogo selvatico, battuto sempre dai venti, i quali scuotono incessantemente le cime de’ palmizii e dei tatamacchi, di che viene un suono confuso, somigliante a quello di un organo udito di lontano, ed atto ad ispirare una profonda malinconia. Io lo trovai colassù stante colla testa appoggiata ad una rupe e cogli occhi dimessi a terra. Dal levar del sole io andava in traccia di lui: lo persuasi a gran pena di scendere e di restituirsi a’ suoi, ed arrivai a condurlo finalmente a casa, dove al vedere la signora De la Tour, si querelò amaramente dell’averlo ingannato. Ella ci disse che, essendosi alzato il vento intorno alle tre ore del mattino, e stando quindi il vascello sul punto di far vela, il governatore seguito da una parte del suo stato maggiore, ed accompagnato dal missionario, era venuto con un palanchino a pigliare Virginia, e che non ostante tutte le sue proprie ragioni, il suo pianto, e quello di Margherita, gridando tutti ad una voce che trattavasi del ben essere nostro comune, aveano trasportata via sua figlia semiviva.