Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
paolo e virginia | 49 |
della pulizia di quella casettina; fu innamorato dell’unione di quelle due amabili famiglie, e lo edificò l’affezione dei loro vecchi servidori. «Qui non v’ha, disse egli, altra suppellettile che il legno, ma vi si veggono visi sereni e cuori d’oro.»
Paolo, cui andò a genio quell’uomo alla mano, gli disse: «Desidero d’essere vostro amico, perchè siete un galantuomo.» Piacque al governatore questo contrassegno di cordialità isolana: abbracciò Paolo, e strettagli la mano, lo assicurò che poteva far capitale della sua amicizia.
Dopo la colazione, egli trasse in disparte la signora De la Tour, e le disse che si offeriva tostamente un’occasione per mandare la figlia in Francia, stando per salpare un vascello colà diretto; ch’egli la raccomanderebbe ad una signora sua parente che faceva lo stesso viaggio; che bisognava aver pazienza per qualche anno, affin di non lasciarsi fuggire di mano una immensa dovizia. «Vostra zia, soggiunse partendo, non può campare più di due anni, secondo quello che mi scrivono suoi amici; pensatevi bene, la fortuna non si offre così spesso, consigliatevi; io sono certo che tutte le persone sensate terranno la mia opinione.»
La signora De la Tour rispose che non bramando ella ormai più altra felicità toltane quella di sua figlia, metterebbe interamente nelle mani di lei il partire ed il rimanersi.
Veramente non le dispiaceva l’occasione di poter separare per qualche tempo Virginia da Paolo, procacciando nel tempo stesso ad ambedue un gran benessere pei dì venturi. Ritiratasi dunque con sua figlia le disse: «Figlia mia, i nostri servi sono vecchi; Paolo è troppo giovane, Margherita è alquanto attempata; per me, tu lo vedi, come sia malaticcia: se io venissi a morire, che diverresti tu, senza niun avere, in questi deserti? Eccoti allora ridotta sola, senza alcun sicuro sostegno, costretta a lavorare di continuo la terra come una miserabile giornaliera per campare la vita. Ah, figlia mia! questo pensiero mi accora forte.» Virginia le rispose: «Iddio ci ha destinati al lavoro, e voi mi avete insegnato a lavorare ed a benedirlo ogni dì: egli non ne ha fin qui abbandonati mai, non ne abbandonerà nemmeno per l’avvenire. La sua provvi-