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le carezze del fratello che alla misera cagionavano quel turbamento; ma Paolo non intendeva onde venissero sì nuovi e cotanto strani capricci. E perchè rare volte accade che una sciagura venga sola, si fecero in quel tempo sentire degli ardori che di tratto in tratto portano la desolazione ne’ paesi situati fra i tropici eravamo intorno alla fine di dicembre, nel qual punto il sole di Capricorno riscalda per tre settimane l’Isola di Francia co’ suoi raggi verticali, e non soffiava punto il vento di sud-est, che pur qui spira costantemente. Dalle strade si levava la polvere in alto e vi rimaneva; apparivano dappertutto grandi fenditure nel terreno; era arsa l’erba, e i monti esalavano vapori fuor dai loro burroni, ed erano secche quasi tutte le sorgenti. Nessuna nuvola sul mare; ma invece si alzavano da quello infuocati vapori che al tramontar del sole somigliavano un incendio, nè la notte valeva a rinfrescare l’atmosfera infuocata: la luna compariva rossa e grande oltremodo sull’orizzonte annebbiato; giacevano senza lena le greggie su per le colline, ed alto levate le aperte gole, aspirando l’aria, empievano queste valli di tristi muggiti: lo stesso capro che le guidava, si sdrajava sul terreno cercando frescura; ma il sole ardeva ovunque, e ronzavano nell’aria soffocante gl’insetti avidi del sangue degli uomini e delle bestie.

In una di quelle notti ardenti Virginia sentì raddoppiati tutti i sintomi del suo male; si alzava dal letto e ponevasi a sedere, si coricava quindi nuovamente, ma in nessuna maniera poteva trovar pace. Al chiaro della luna ella se ne va verso la sua fontana, e ne scorge lo zampillo, che ad onta della grande siccità stillava ancora come un filo d’argento dalla negra roccia. Si getta ella in quel bacino, ed acquistata subito per quella freschezza un po’ di lena, mille dolci rimembranze le furono innanzi; le sovviene che essendo fanciullina veniva immersa con Paolo in quelle stesse acque da sua madre e da Margherita; che dipoi Paolo destinando a lei sola quel bagno ne avea scavato il fondo, postavi arena e seminate erbe olezzanti sui margini; vede per entro alle acque cadere sulle sue braccia ignude e sul petto l’ombra dei due palmisti piantati al nascere suo ed al nascere di Paolo;