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Procaccia, che il tuo amico non abbia mestieri di ricorrere alla tua beneficenza. De’ servigi di poco momento alimentano l’amicizia, ma talora il peso della gratitudine la distrugge. Non è perciò, che tu non debba sovvenire l’amico quando n’abbisogni; ma tu lo farai per tal guisa da persuaderlo, che tu solo gli devi esser grato, poichè ti ha voluto porgere la bella occasione di giovargli.

Che se da vera amicizia altro vantaggio tu non fossi per ritrarne, che la forza d’animo necessaria per resistere generosamente agli attacchi del timore, di quell’affezione inquieta, che tutti i nostri piaceri contamina, ed è cagion principale de’ più gravi nostri dolori, s’altro vantaggio non dovesse derivartene, questo solo ben merita, che tu ponga ogni tua sollicitudine in cercare chi de’ suoi consigli, e del suo esempio possa confortarti. Il primo uffizio di virtude il più essenziale, il più nobile, ed il più arduo, quello si è di rafforzare gli animi contro questo possente nemico; quindi dovere di verace amicizia l’agevolare a virtude il conseguimento di sì lodevole scopo. Tutti gl’insegnamenti che sinora ti ho dati, tutti inutili tornerebbono alla tua felicità, quando tu non sapessi