DEl mio Figlio, o Signore, io t’offro il Figlio:
Riceva tua pietà l’ostia innocente;
Anzi che ingrato riesca, e sconoscente 4A te, si piglj dalla terra esiglio.
Scevro così d’ogni mortal periglio,
Lui vivo l’uno, e l’altro suo parente
Terran per certo, e renderan sovente 8Grazie del dono a te con lieto ciglio.
Ma se in questa del pianto incerta valle
Per tuo voler convien ch’egli si resti, 11Unqua non esca di virtù dal calle;
E col nome dell’Avo egli si presti
Da’ genitori esempio, che non falle, 14Come il buon Vecchio, da costumi onesti.