SCendete omai puri Angioletti, e intanto
La nascente Reina oggi adorate,
Che ben lo mertan le sue virtù pregiate: 4Ella è Figlia di gaudio, e non di pianto.
A rinnovare un più giulivo canto
Vostre lire celesti preparate,
Quando, lei giunta alla matura etate, 8Ne dia il Vergineo Sen suo Frutto Santo.
E voi, del Limbo abitator felici,
Consolatevi pur, giacchè s’appressa 11Di vostra libertate il fausto giorno.
Nè più d’Abramo i Figli i soli amici
Del Ciel diransi, s’or si fa promessa 14D’Eva alla Stirpe del Divin Soggiorno.