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A ragione un grande ingegno vivente chiamava infantile questa nostra età, poichè oltre molte cose che anche dai più provetti fanciullescamente si fanno, le scritture composte pei giovinetti sono spesso fanciullaggini. Laonde in quella severa ma giusta sentenza discoprendo un utile verità, mi posi nell’animo di cominciare a scrivere anche pei bambini, come conviensi per formare degli uomini. Tuttavia dubito forte d’esser rimasto troppo lungi dal segno, ed a raccogliere il giudizio e gli ammaestramenti dei savi do fuori questo saggio di Racconti. Nel quale mi confido vorrà vedere la gioventù italiana un tenue segno del desiderio ardente ch’io nutro di giovare per quanto posso alla sua educazione.
L’Autore. |