Pagina:Saggio di racconti.djvu/13


ilario 5

dirvelo io» — «Oh! benedetta voi! esclamò egli buttandosele quasi in ginocchioni, Dio ve ne renderà merito!» In quel mentre la Maria sentì piangere il bambino che era rimasto con sua madre dietro la casa in una capanna di paglia. Pareva che quella povera creatura sapesse che parlavano di lui, e si raccomandasse da lontano. Il padre addolorato si riscosse a quel pianto; e la Maria disse allora: «O perchè non avete ancora condotta la moglie qui in casa?» — «Che volete? le rispose egli, non ci siamo trovati mai in queste miserie... la si vergognerà; e poi quella capanna è buona. Oh! per noi è un palazzo, ora che non abbiamo più casa.» — «Dunque andiamo da lei, soggiunse la Maria. Chi e disgraziato senza sua colpa non ha ragione di vergognarsi.» E fatti pochi passi, entrò col montanaro nella capanna. Oh! se aveste veduto che viso aveva quella infelice della sua moglie! Il bambino poi, di verso quattro anni, era secco, pallido, rifinito; non aveva nemmeno la forza di camminare. «Coraggio! moglie mia, esclamò il montanaro accostandosi a lei, ecco una donna caritatevole che ci assisterà, che ci salverà il figliuolo.» La malata, alzati gli occhi al cielo, e giunte le mani, ringraziò la Provvidenza, e poi stringendosi al petto il bambino, cominciò a piangere dirottamente. Il marito avrebbe pianto come lei pensando di doverlo abbandonare; ma ratteneva le lacrime per dar coraggio alla moglie. Allora la Maria cominciò a dirle con dolcezza: «Che volete? in cotesto stato non lo potreste custodire quest’an-