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2 racconto primo

PARTE PRIMA


Una mattina di levata il sole splendeva nel cielo sereno; la gente che abitava in un borghetto di poche case, alle falde di un monte, s’era già svegliata e vestita; e chi usciva di casa per una faccenda, e chi per un’altra. I contadini andavano a lavorare nel campo, e gli artigiani a bottega. I ragazzi più grandi si recavano ad aiutare i genitori, e i piccini erano custoditi in casa dalle mamme o dalle sorelle. In tutti v’era tranquillità e amorevolezza; e pareva che il bel tempo facesse crescere il giubbilo e la voglia di lavorare in quelle buone creature. I bambini erano impazienti di rivedere il prato fiorito, gli alberi coperti di frutti e di foglie dalle quali gocciolavano brillando le stille della rugiada, e di sentire gli uccelletti, vispi e innocenti come loro, cantare nel bosco il ritorno del sole. Alcuni di quei fanciullini, dopo avere avuto un bacio dal babbo, tornavano ridendo e saltellando sulle ginocchia della mamma; gli altri in fasce erano in collo a poppare; e se qualcheduno di loro, lasciato solo nella zana, cominciava a piangere, si chetava subito dopo aver visto ricomparire la mamma. Tutti insomma godevano dell’amore dei genitori, e mantenendosi buoni si potevano dire felici.

Una vedova chiamata Maria abitava nell’ultima casa di quel borghetto; non era ricca, ma procacciandosi il pane col suo filato, viveva contenta;