Et andati che sono un poco, ilPadrerisponde e dice:
Oh be’, noi ci appressiamo,
El è la porta aperta.
Ma questa po’ dell’erta 285Atti fatto sudare;
Guarda non riscaldare. Risp.Benedetto:Non, padre mio, nïente. Giunti che sono dove si fa la festa, ilPadredice:
E’ c’è di molta gente. Benedettoguardando el parato risponde al padre:
E questo è un bel parato. 290Risp.il Padre:Si bene, in simil lato. Benedettodice:E ogni cosa è in punto. Risp. il Padre:Be’, tu se’ a tempo giunto,
Chè non s’arà a badare. Risp.Benedetto:Padre, i’ vo’ domandare 295Un della compagnia
Che festa questa sia. Risp.il Padre:Si ben, senza sturbare. Benedetto vede un giovane vestito come un festaiuolo andare in qua e in là tutto infaccendato, e pigliandolo così un poco, dice:
Fratello, a perdonare,
Che festa ha esser questa? 300ElFestaiuolorisp:Deh! non mi tor la testa,
l’ho altra facenda. Benedettodice:Deb! fa’ che io lo intenda. Risp. ilFestaiolo: Sta in silenzio a vedere
E potralo sapere; 305Tu non hai discrezione,
E vedi passïone
Ch’i’ho, perchè manca uno. Risp.Benedetto:Che non c’è ancora ognuno? El Festaiuolo risponde a Benedetto:
No, che manca una voce.1 310Et è ito un veloce
A Firenze per lui,
Nè torna niun de’ dui;
Gli altri a disagio stanno.