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40 PENE D'AMOR PERDUTE


Re. Qual passione, qual furore si è così di subito impossessato di te? L’amante mia, signora della tua, è una luna gradita, e Rosalina non è che una stella del suo seguito, il di cui chiarore s’intravvede appena.

Bir. I miei occhi dunque non sono occhi, ed io non sono Biron. Oh! se il cielo volesse per amor mio mutare il giorno in notte! I più bei colori stanno dipinti sulle sue gote, e nulla a lei manca di quello che può appetire al desiderio. Datemi una tromba... ma no, lungi da me rettorica inzuccherata, ella non ne ha bisogno. Sono le derrate comuni che richieggono gli elogi del venditore: ella vince ogni lode, ed ogni lode diventa un’ingiustizia per lei. Un eremita, sul di cui capo fossero passati cento inverni, potrebbe, mirandola, ringiovanire, perchè la vista della bellezza rende alla vecchiaia il colorito dell’adolescenza, e riconduce verso la culla dell’infanzia il bacolo della caducità. È il sole che fa risplendere tutti gli oggetti.

Re. Pel Cielo! l’amante tua è nera come l’ebano.

Bir L’ebano le rassomiglia? Oh legno soave! Una donna fatta di tal legno sarebbe la suprema felicità. Chi mi farà giurare? Dov’è il sacro libro ond’io attesti che la bellezza è imperfetta, se non ritrae lo sguardo da’ suoi begli occhi? Non vi è bel volto se nero non è come il suo.

Re. Oh paradosso! Il color nero è il simbolo dell’inferno, il color delle prigioni e della fosca notte: e i cieli si addicono alla bellezza più perfetta.

Bir. I demoni per tentarci con maggior sicurezza assumono le forme di angeli luminosi. Se i sopraccigli della mia bella son neri, è perchè essa duolsi che un color menzognero, una chioma usurpata seducano gli amanti con una mendace apparenza. Rosalina è nata per convertire il nero in bellezza.

Re. La razza degli Etiopi diverrà dunque la più leggiadra.

Long. L’oscurità non avrà più bisogno di faci, poichè le tenebre si cambiano in luce.

Bir. Le vostre amanti non osano mai esporsi alla pioggia per tema che i loro colori non vengano lavati sulle loro gote.

Re. Non sarebbe male che la vostra detergesse le sue per cancellarne quel bruno che vi sta.

Bir. Vi convincerò che Rosalina è bella, o parlerò fino al dì del supremo giudizio.

Re. In quel gran dì nessun demonio ti spaventerà al pari di lei.

Dum. Non ridi mai estimar tanto cosa che meritasse meno prezzo.