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Ros. Crederò che il vostro cuore fosse stato ferito dai denti della leonessa.

Orl. Ei fu ferito, ma dagli occhi di una donna.

Ros. Vostro fratello vi ha egli detto com’io ricevei quella vostra pezzuola?

Orl. Sì, e altri prodigi ancora più meravigliosi mi descrisse.

Ros. Ah! intendo quello che volete dire... infatti è vero. Non vi fu mai nulla di più rapido, se se ne toglie la iattanza di Cesare, venni, vidi, vinsi. Imperocchè vostro fratello e mia sorella non si sono appena veduti, che si sono amati; non appena amati, che han sospirato mutuamente; non appena sospirato, che se ne son chiesta l’uno coll’altro la causa: non appena saputa la causa, che han cercato il rimedio, e in questa celere gradazione han fatta una scala di matrimonio, su di cui bisogna che salgano incontanente, se non si vuole che incontinenti divengano. Son davvero innamorati, e bisogna che si sposino.

Orl. Si sposeran dimani, e inviterò il duca alle nozze. Ma oimè, quanto è amaro il non veder la felicità che per gli occhi altrui! Dimani quanto più crederò mio fratello felice pel possedimento dell’oggetto dei suoi desiderii, tanto più la tristezza del mio cuore sarà profonda.

Ros. Che! Non potrò io dimani compier con voi le parti di Rosalinda?

Orl. No, non posso più pascermi d’illusioni.

Ros. Ebbene, non vi stancherò con vani discorsi. Sappiate dunque (e ora parlo da senno) ch’io so che voi siete un cavaliere del più gran merito. Non lo dico per adularvi, ma per esporvi semplicemente quello che penso. Ora vi sia noto che dall’età dei tre anni io ho avuto commercio con un mago sagacissimo nella sua arte, sebbene non però tanto da esserne dannato, e se il vostro amore per Rosalinda è sincero, come volete far credere, io vi prometto che voi la sposerete, nel momento medesimo in cui vostro fratello sposerà Aliena. So a quali estremi la fortuna ha ridotta Rosalinda, e non mi è impossibile, se questo vi piace, di farla comparir dinanzi ai vostri occhi, ella stessa in persona, e senza alcun prestigio di magìa.

Orl. Parlate voi il linguaggio della ragione?

Ros. Sì, lo giuro sulla mia vita, a cui sono assai affezionato: mettetevi dunque le vostre più belle vesti, invitate i vostri amici, perchè se volete sposar Rosalinda, dimani potrete farlo (entrano Silvio e Febèa) Guardate: ecco una pastorella che mi ama, ed un uomo che ama lei.