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338 LA NOVELLA D'INVERNO

vi darò anch’io un po’ d’oro allorchè saremo liberi, e resterò intanto vostro ostaggio.

Aut. Confido in voi. Precedetemi verso le sponde seguendo la via diritta. Do uno sguardo intorno e vi vengo dietro.

Cl. Fummo ben fortunati, abbattendoci in quest’uomo.

Past. Andiamo innanzi com’egli dice: la Provvidenza ce l’ha mandato per giovarci. (esce col Cl.)

Aut. Veggo che quand’anche volessi divenir uomo onesto, la fortuna non mel concederebbe: ella mi caccia il bottino fra le mani: mi dà adesso oro e mezzi per render servigi al principe, mio signore: e chi sa fin dove all’occasione potrà farmi giungere? Vado a condurre queste due bestie: s’ei giudica conveniente di rimandarle, e che di nessun interesse siano le loro parole, mi tratti da furfante, se vuole, per essere stato così ufficioso: a prova sono contro tal titolo e contro tutta la vergogna che può esservi congiunta. Andiamogli innanzi coi bifolchi; gran pro se ne potrebbe ricavare. (esce)