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ATTO QUARTO 245


Cam. Gettate via anche il cappello. Venitene tutti e due con me. — Addio, amico. (ad Aut.)

Aut. Addio, signore.

Flor. Oh Perdita, che cosa abbiamo mai dimenticato! Udite, ve ne prego, una parola. (si parlano in disparte)

Cam. (a parte) Quel che prima di tutto farò, sarà di istruire il re di questa evasione e del luogo dove vogliono andare e dove spero poterlo determinare a seguirli: io l’accompagnerò e rivedrò così la Sicilia.

Flor. La fortuna ci secondi! Noi andrem dunque ad imbarcarci, Camillo?

Cam. Quanto più presto sarà, tanto sarà meglio. (escono Flor., Per. e Cam.)

Aut. Vedo che fu. Un orecchio acuto, un occhio panetrante, una mano leggera, son qualità indispensabili per un tagliaborse: ma bisogno v’è ancora d’un buon naso, per sentire dov’è denaro, e dar così campo agli altri sensi di essere impiegati. Quest’è il momento in cui un furfante può percorrere un bel tratto di via. Il principe vuol fuggire da suo padre e condur seco quella fanciulla: se non fosse un’opera onesta l’informarne il re, lo farei; ma credo che vi sia più furfanteria nel tener la cosa segreta e voglio essere fedele alla mia professione. (entrano il Clown e il Pastore) Poniamoci in disparte. Ecco nuova materia per un cervello infiammabile. Ogni strada, ogni chiesa, ogni bottega, ogni corte di giustizia può dar impiego ad un uomo vigilante.

Cl. Vedete, vedete come siete. Non v’è altro partito ora, che di andare a dichiarare al re che è una fanciulla trovata, e non della vostra carne e del vostro sangue.

Past. Ma ascoltami.

Cl. Ma ascoltatemi.

Past. Continua dunque.

Cl. Dichiarato ch’ella non è della vostra carne nè del vostro sangue, la vostra carne e il vostro sangue non hanno offeso il re e non devono per conseguenza essere da lui puniti. Mostrate quegli oggetti che trovaste vicino a lei, quei fogli segreti soltanto; e ciò fatto, non vi curate della legge: io vi sarò cauzione.

Past. Ebbene, andrò a dichiarar tutto al re.

Aut. (in disparte) A meraviglia, automi.

Past. Andiamo; v’è nel piccolo scrigno di che fargli grattar la barba.

Aut. Non veggo quale ostacolo possa mettere tale risoluzione all’evasione del mio principe.