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320 LA NOVELLA D'INVERNO

un po’ di moscato; troverò tutte queste droghe. Quattro libbre ancora di prune mi vogliono e altrettante di sorbi cotti al sole.

Aut. Oh perchè sono io mai nato! (dibattendosi sul terreno)

Cl. In nome di...

Aut. Soccorso, soccorso, toglietemi questi cenci, e datemi poscia la morte.

Cl. Oimè! povera anima, tu avresti bisogno di più cenci ancora per coprirti, piuttosto che questi ti venissero tolti.

Aut. Oh signore, il ribrezzo che questi cenci m’inspirano, mi fa soffrir di più che le percosse che ho ricevute, e nondimeno molte e molto aspre ne ebbi.

Cl. Povero infelice!

Aut. Fui derubato, signore, e battuto: mi fu preso il denaro e gli abiti, e poste mi vennero indosso queste luride vesti.

Cl. Foste assalito da un uomo a cavallo o a piedi?

Aut. Da un uomo a piedi, amico, da un uomo a piedi.

Cl. Infatti dev’essere stato un uomo a piedi, dalle vesti che vi ha lasciate. Dammi la tua mano e ti aiuterò a rialzarti.

Aut. Mio caro signore, quanto siete compassionevole.

Cl. Oimè, povera anima!

Aut. Ahi, io temo d’aver una spalla slogata.

Cl. Puoi tu star dritto?

Aut. Adagio, mio caro signore. (fruga nella saccoccia del Clown) Voi mi avete reso un servigio ben pio.

Cl. Avreste bisogno di un po’ di denaro? Potrei darvene.

Aut. No, mio caro signore, ve ne scongiuro. Ho un parente poco lungi di qui da cui andavo, e da lui troverò quello che mi occorre: non mi offrite denaro perchè il mio cuore ne soffre.

Cl. Che razza d’uomo era quello che vi ha spogliato?

Aut. Un uomo che conobbi altra volta al servizio del principe, e che è stato cacciato poscia dalla sua Corte.

Cl. Pei suoi vizii, certamente. La virtù non vien bandita dalle Corti; essa vi è accarezzata invece onde vi dimori quantunque il soggiorno che vi fa sia sempre breve.

Aut. Ei fu cacciato pei suoi vizii e ha praticato poscia mille mestieri. È stato portatore di scimmie, sollecitatore di processi, fabbricatore di burattini, e per ultimo ha sposata la moglie di un calderaio a un miglio di distanza dalle mie terre. Dopo aver così esercitate mille indegne professioni, si è fermato finalmente a quella di furfante: alcuni lo chiamano Autolico.

Cl. Maledizione su di lui: è uno scaltrito per eccellenza: frequenta le feste dei villaggi, le fiere e i combattimenti degli orsi.