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22 PENE D'AMOR PERDUTE


Bir. Siete il benrenuto, signore; addio.

Boy. Addio a me, e benvenuto a voi. (Biron esce; le signore si smascherano)

Mar. Quell’ultimo è Biron, arguto signore, da cui non si ode una parola che non sia una facezia.

Boy. Ed ogni sua facezia è una parola.

Prin. Faceste assai bene sminuzzandogli il discorso.

Boy. Ero così proclive a rispondergli, come egli poteva esserlo ad interrogarmi. — Ma, mia dolce pecorella, cosa diceste voi al vostro interrogatore?

Mar. Voi pecorella, ed io pascolo, se vi piace.

Boy. Sì, purchè il pascolo mi venga concesso. (volendo baciarla)

Mar. Fermatevi, mia gentil bestia; le mie labbra non sono di proprietà comune, ma un luogo di riserva.

Boy. Appartenenti a chi?

Mar. A me ed alla mia fortuna.

Prin. I belli spiriti si piacciono nel contendere, ma gli spiriti amabili si accordano tosto fra di loro. Se avete talento di porvi in guerra, armatevi contro il re di Navarra e i suoi compagni di studio; fra di voi sarebbe una guerra civile.

Boy. Se la mia osservazione, che di rado erra, e che s’appoggia all’eloquenza muta del cuore espressa dagli occhi, non fa mal fondata, il re di Navarra è già tocco.

Prin. Da che?

Boy. Da quello che gli amanti chiamano dardo fatale.

Prin. Per qual ragione lo dite?

Boy. Tutta la sua anima era corsa ne’ suoi sguardi, da cui traspiravano i suoi segreti desiderii. Il suo cuore, simile ad una agata, in cui fosse scolpita la vostra imagine, superba di tale impronta, esprìmeva ne’ suoi occhi l’orgoglio suo. La sua lingua impaziente di parlare non proferiva che a metà le parole; tutti i suoi sensi erano raccolti nell’angelica vista della più bella delle donne. L’ammirazione traspariva così bene da tutti i lineamenti del suo volto, che tutti si sono avvisati dell’ammirazione che vi tributava. Vi dà l’Aquitania, e tutto ciò che appartiene al re, se voi vorrete accordargli, a contemplazione mia, soltanto un tenero bacio.

Prin. Rientriamo nel nostro padiglione: Boyet è accinto...

Boy. Ad esprimere con parole quello che hanno osservato i suoi occhi. Non ho fatto che prestar a questi una lingua che non ha mentito.