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ATTO QUARTO 269

crederà sì di leggieri al messo che le avrà detto ch’io fai arrestato per debiti: di tale novella, non potrà restar capace. (entra Dromio di Efeso con una corda) Ecco il mio domestico; spero mi rechi il necessario. Ebbene, Dromio, hai quello che ti mandai a prendere?

Drom. Ecco di che pagarli tutti. (dandogli la corda)

Ant. Ma dov’è il danaro?

Drom. Il danaro lo spesi per la corda.

Ant. Cinquecento ducati, furfante, per una corda?

Drom. Ve ne porterò cinquecento simili a questa, per un tal prezzo.

Ant. Perchè ti comandai io di correre a casa?

Drom. Per prendere un po’ di corda, ed è per portarvela che son tornato.

Ant. E sia questo il tuo accoglimento. (battendolo)

Uff. Signore, siate paziente.

Drom. Tocca a me l’esserlo: io che sono nelle avversità.

Uff. Frena la lingua.

Drom. Persuadetelo piuttosto a frenar le mani.

Ant. Mariuolo, vile, mentecatto, insensato.

Drom. Vorrei essere insensato, signore, per non sentire i vostri colpi.

Ant. Tu non senti, come i ciuchi, altro che le percosse.

Drom. E un ciuco sono in fatti, lo potete provare dalle mie lunghe orecchie. Io l’ho servito dall’istante della mia nascita in poi, e non ho ricevuto da lui in mercede altro che colpi: allorchè ho freddo, ei mi riscalda battendomi, allorchè ho caldo, battendomi mi raffredda. È colle botte ch’ei mi sveglia quando dormo, che mi fa sorgere quando siedo, che m’invia a qualche messaggio, che mi riceve al mio ritorno. I suoi colpi cadono perennemente sul mio dorso, e credo che finirà per rendermi storpio ed imbelle. (entrano Adriana, Luciana e la Cortigiana con Pinch ed altri)

Ant. Venite meco; veggo mia moglie che s’avanza.

Drom. Padrone, respice finem, badate al termine; o piuttosto, come corre la profezia, badate alla corda.

Adr. (a Drom.) Vorrai tu sempre parlare? (battendolo)

Cor. Che ne dite ora? Non è pazzo vostro marito?

Adr. La sua inurbanità ne è una nuova prova. Buon dottor Pinch, voi che siete esorcista, riponetelo in senno, ed io vi darò quello che mi chiederete.

Luc. Oimè! come feroci e scintillanti sono i suoi sguardi.