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18 PENE D'AMOR PERDUTE

dimanda, e noi aspetteremo qui, da supplicanti umili, il suo sovrano volere.

Boy. Superbo di quest’ufficio, lo riempirò con gran piacere. (esce)

Prìn. Ogni superbia trova in sè di che nutrirsi. — Cari signori, quali sono i nobili che ripeterono il voto di Sua Maestà?

Sig. Uno di essi è Longueville.

Mar. L’ho conosciuto, signora. Lo vidi in Normandia alla festa che seguì il matrimonio del conte di Perigord colla bella ereda di Giacomo Faulconbridge. È un uomo fornito di alte doti istrutto nelle arti, famoso nelle armi, grazioso esecutore di quanto intraprende. La sola ombra che offuschi lo splendore delle sue virtù, se pure tale offuscamento esiste, è uno spirito caustico, congiunto ad un carattere duro, che lo muove spesso ad offendere le persone con cui favella.

Prin. Pare che debba essere qualche cortigiano schernitore; non è così?

Mar. Quelli che più lo conoscono di tal difetto lo accusano.

Prin. Lo conoscete voi?

Mar. Siffatti spiriti rassomigliano alle piante effimere, che crescendo appassiscono. — Chi sono gli altri?

Cat. Il giovine Dumain, compitissimo anch’egli, e amato per le sue virtù da tutti coloro che le virtù amano. Avendo il potere di far il male, egli non lo fa mai; e quand’anche fosse deforme della persona, il suo spirito solo varrebbe a renderlo un amabile cavaliere: ma assai bello è invece e piacerebbe anche senza il suo spirito. Lo vidi una volta dal duca d’Alençon, e l’elogio che ne fo è molto al disotto del suo merito.

Ros. Un altro di quei signori che consacrati si sono col re allo studio vi era pure con lui, come mi fu assicurato. Chiamasi Biron, e posso dire che non mai ebbi un’ora di conversazione con uomo più gioviale, e che restringer sappia sempre l’allegria entro i limiti della decenza. Il suo occhio sa vedere la parte risìbile di ogni oggetto, che la sua lingua, facile interprete de’ suoi pensierì, esprime poscia con parole sì graziose che tutti quelli che lo ascoltano rimangono incantati del suo spirito!

Prin. Dio abbia pietà delle mie signore! Sono esse dunque tutte innamorate, che ognuna prodiga tanti elogi?

Mar. Ritorna Boyet. (rientra Boyet)

Prìn. Ebbene, signore, quale accoglimento riceviam noi?

Boy. Il re di Navarra era già istruito della vostra illustre ambasciata, prima ch’io gli comparissi dinanzi, egli ed i suoi